Corretta interpretazione dell'antibiogramma

Fenomeni di resistenza batterica

Il ricorso sempre più massiccio all'uso degli antibiotici in terapia e, a volte, nella profilassi della patologie infettive ha portato alla nascita di fenomeni di resistenza batterica acquisita verso classi di farmaci per le quali non erano presenti, nei ceppi selvaggi, fattori di resistenza.

Nel caso degli stafilococchi il test di screening raccomandato dalla linee guida internazionali è il test "cefoxitina screening".

I batteri che dovessere risultare positivi a questo primo test dovrebbero essere testati per la resistenza all'oxacillina (utilizzando le MIC fissate su breakpoint appropriati) al fine di confermare la caretteristica della meticillino-resistenza (MRSA per staphylococcus aureus e MRSI/MRSP per staphylococcus intermedius/pseudintermedius).

Individuato il ceppo come meticillino resistente lo stesso dovrebbe essere sottoposto ad un primo test di screening di sensibilità alla vancomicina confermandolo, in caso di positività, con un test di conferma basandosi sulle MIC fissate su breakpoint appropriati.

Nel caso di conferma a tale test il ceppo dovrebbe essere inquadrato come MRSA-VRSA (nel caso dello staphylococcus aureus) e MRSI/MRSP-VRSI/VRSP (nel caso di staphylococcus intermedius/pseudintermedius).

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